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Persia. Mille e un attimo intessuti di meraviglia

Sezione 1
Sezione 2
Persepoli, Rovine
Dario "il Grande". 515 a.C.
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Dopo la mia ascesa al trono,

smascherando l'impostore
che reclamava di essere il legittimo monarca Achemenide, mi dedicai all'organizzazione dell'Impero. Lo divisi in province, assegnai un nuovo sistema monetario e stabilii che l'Aramaico diventasse la lingua ufficiale. Attraverso questi cambiamenti, l'impero fu centralizzato ed unificato. Mi dedicai, anche,


a progetti di nuove costruzioni nell'impero, come, ad esempio, la città di Persepoli. Sebbene la sua posizione non fosse, propriamente, agevole, essendo situata in una remota zona montuosa, la città, divenne la capitale dell'impero persiano, una capitale che credevo potesse divenire inespugnabile, immortale ed invincibile...
Ordinai la costruzione della Sala del Consiglio, la principale Tesoreria Imperiale e la Apadana, una grande stanza ipostila e il più grande edificio sulla Terrazza di Persepoli. La Apadana era la stanza principale dei re, il luogo dove ricevetti il tributo da tutte le nazioni nell'Impero Achemenide e diedi loro regali in cambio.

Le colonne, in questa sala, raggiungevano un'altezza di venti metri e presentavano capitelli complessi a forma di leoni o di tori. L'accesso alla stanza era costituito da due monumentali scale, una a nord ed una ad est, decorate da rilievi, che mostravano delegati di ventitre nazioni assoggettate all'impero persiano, che pagavano il tributo a me.

Sezione 3



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