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Persia. Mille e un attimo intessuti di meraviglia

Sezione 1
Sezione 2
Takht-e Soleyman, Tempio di Azar Goshnasb
Firdusi. 1010 d.C.
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Il Zoroastrismo

fu la vecchia religione più lungamente praticata
nell'impero persiano. Basata sulla lotta fra il bene ed il male, verità e menzogna, luce ed ombra. Ecco perché fu l'elemento sacro e rispettato, come simbolo di verità ed onestà. Sebbene la sua origine risalga al VI secolo a.C., ne abbiamo notizie storiche ufficiali nel V secolo a.C. Abbiamo scritti che attestano che i re Achemenidi erano sostenitori di Zoroastro,


il fondatore della religione, nonché l'antico profeta iraniano. Azar Goshnasb fu uno dei tre templi di fuoco più grandi dello Zoroastrismo; conteneva uno dei tre "Grandi Fuochi", o "Fuochi Reali", davanti ai quali, i re Sassanidi, si prostravano umilmente prima di ascendere al trono. Il fuoco a Takht-e Soleyman,
fu chiamato Adur Gushnasp e dedicato ai guerrieri Sassanidi. Durante il loro periodo, il fuoco apparteneva ai re, che lo usavano per le cerimonie di incoronazione. Azar Goshnasb significava "il fuoco dei guerrieri dei re" ed ebbe il ruolo di fortezza fortificata circondata da alte mura e molti cancelli. Inoltre, venne costruita attorno ad un lago vulcanico sulla cima

di una montagna. In questo luogo, il re Salomone era solito imprigionare creature mostruose, sotto l'acqua di un gigantesco cratere, che prese il nome di Zendan-e Soleyman o "Prigione di Salomone". Il fuoco era considerato sacro e continuò a bruciare per anni, a Azar Goshnasb.

Sezione 3



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